Terzo appuntamento per ETEROTOPIE rassegna di linguaggi artistici a cura di Katiuscia Tomei.
L'attrice Rosa Fanale presenta JUDITH adattamento e performance.
È il 24 ottobre 1929 quando viene pubblicato per la prima volta “Una stanza tutta per sé” di Virginia Woolf. Il saggio si basa su due conferenze tenute da Woolf al Newnham College e al Girton College, istituti femminili dell'Università di Cambridge, nell'ottobre del 1928 ed è un'esplorazione delle ragioni che stanno alla base delle ingiustizie sociali e della mancanza di libertà di espressione che incontrano le donne nella società e soprattutto nella letteratura. Frase chiave utilizzata da Woolf è “una donna deve avere del denaro e una stanza tutta per sé se vuole scrivere dei romanzi”. Nell'analizzare le ragioni che stanno dietro alle limitazioni e agli impedimenti che le donne incontrano nella creazione dell'opera d'arte incontriamo il personaggio di Judith, immaginaria sorella di Shakespeare, dotata di un grande dono per la scrittura, proprio come il fratello. Ma la sorte dei due artisti sarà la stessa? Il monologo tratto dal saggio di Woolf ci porta a conoscere la sorte di questa poetessa e le condizioni delle donne scrittrici attraverso i secoli.
mercoledì 23 ottobre alle 18.30 - spazio F'art
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